Si tratta del primo esame eseguito in gravidanza previsto dalle linee guida SIEOG e che dovrebbe essere eseguito da operatori esperti.
Esso ha numerose finalità:
- Definizione della localizzazione della gravidanza per escludere eventuale gravidanza extrauterina
- Fare diagnosi di gravidanza gemellare ( avviene nel 2% di concepimenti spontanei e nel 10% di gravidanze ottenute con con procreazione medicalmente assistita) e riconoscere il tipo di gemellarità (monocoriale o bicoriale, monoamniotica o biamniotica) in base al numero delle placente e dei sacchi gestazionali. Quest' ultima valutazione è possibile con certezza solo nelle prime settimane di gravidanza ed è di fondamentale importanza per la gestione della gravidanza stessa
- Datare correttamente la gravidanza, osservando se la misura del feto corrisponde a quella attesa in base all'epoca di amenorrea. Tale valutazione è assai importante per poter capire quali feti poi siano affetti da ritardo di crescita.
- Diagnosticare tempestivamente la presenza di distacchi coriali o amno coriali o la presenza di eventuale aborto interno
- Riconoscere patologie a carico dell'utero e delle ovaia che possono costituire un problema in epoche gestazionali successive
- Diagnosticare anomalie fetali gravi visibili a quest'epoca come anencefalia, igroma cistico, difetti degli arti etc.